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Words by Fabio | Styling by Beatrice
5 Giugno 2023
Quando arriviamo in centro a Pieve di Soligo, alle tre e mezza del pomeriggio, lo spiedo sta già sfrigolando da ore.
Uno spiedo fuori dimensione, enorme, giustamente definito “Gigante” dai cartelloni appesi alla pensilina sotto la quale sta girando – lento e inesorabile, con un metodo affinato da secoli di tradizione e maestria – dalla tarda mattinata.
È lungo dieci metri ma sembrano molti di più, sembra lungo come il rettilineo d’arrivo che gli sta giusto di fronte.
Perché questo pomeriggio siamo a Pieve di Soligo non per assaggiare questa prelibatezza locale, ma per partecipare al Cycling Stars Criterium, la kermesse che da sei anni riunisce nelle città venete i grandi campioni reduci del Giro d’Italia.
Siamo in tre più uno.
Beatrice, che segue gli accrediti e i social; Patrizia, che segue l’organizzazione in generale; io, che mi occupo di scrivere i comunicati stampa (i vari ruoli, all’occasione, sono da considerarsi interscambiabili).
Il “più uno” è Alessandro che arriva più tardi direttamente da Roma, dov’era al seguito della squadra che ha appena concluso il Giro.
Sta in disparte, si vede e non si vede, ma come uno skipper esperto ogni tanto dà qualche colpo al timone della sua squadra.
Nel frattempo Piazza Caduti nei Lager, dov’è posto lo striscione di partenza e arrivo del Criterium, si riempie di gente in attesa di vedere i propri beniamini, gli ospiti iniziano ad arrivare e con loro gli atleti e il lavoro di Beatrice e Patrizia si fa’ più fitto.
Da lì è tutta un’apnea.
Prima la gara degli ex professionisti, corro a seguirla sotto il palco per raccontarne lo svolgimento nel comunicato che deve uscire subito dopo.
1° Bennati, 2° Pellizotti, 3° Fondriest.
Patrizia impagina il testo e invia in tempo record.
Poi le donne, stesso format.
Io sotto il palco, raccolgo la cronaca (1^ Paladin, 2^ Mavi Garcia, 3^ Tomasi), mando a Patrizia che dieci minuti dopo spedisce a tutte le testate italiane.
Prima del piatto forte della serata, la gara dei professionisti, trovo il tempo per mettere le mani su tre pezzi del famoso Spiedo Gigante, che nel frattempo ha smesso di sfrigolare ed è pronto per essere servito a tutti, migliaia di persone tra pubblico ed ospiti.
Inutile dire che è il buono io abbia mai assaggiato.
Ma è già ora di correre di nuovo sotto l’arrivo.
35 giri del percorso per decretare chi tra Buitrago e Vendrame, Zana e Caruso, Dainese e Milan, Bais e Frigo, Cimolai, Fabbro e Pasqualon (solo per citarne alcuni) sarà il re del Cycling Stars Criterium 2023.
35 giri che passano velocissimi, ad ogni tornata sotto il traguardo i tifosi gridano il nome del loro corridore preferito, o di chi è in fuga, o di chi sta tirando il gruppo, e mi accorgo di nuovo della magia del Criterium, del perché del suo successo, di questa irripetibile fusione tra pubblico e campioni che non si trova da nessun’altra parte.
E penso anche a quant’è bello essere lì in mezzo, essere parte integrante di questa magia.
Zana scatta al penultimo giro ma Milan lo raggiunge a tre curve dalla fine e, com’è inevitabile visto il velocista che è, lo fulmina sul traguardo, tra il boato della folla.
Dainese, lo sprinter padovano, si aggiudica la terza posizione.
Mando a Patrizia che, di nuovo, in un amen confeziona e invia a tutto il mondo.
Respiriamo.
Per sdebitarmi dò il cambio a Patrizia agli accrediti mentre lei va a mangiare qualcosa (nessuno spiedo per lei, per fortuna la Pro Loco di Pieve – ecumenica – si è attrezzata anche per sfamare i vegetariani).
La serata pian piano si sta concludendo, chiudiamo gli accrediti e ci troviamo tutti nell’area hospitality, giusto dietro il Municipio.
Mentre scrivo il comunicato riassuntivo della serata riesco a rimediare un secondo piatto di spiedo, e penso che non è solo il più buono, è qualcosa di mai immaginato prima, di incredibile.
Come vedere una volata di Milan, di quelle in cui parte dalla 30^ posizione e rimonta tutti come fossero fermi.
È tardi ormai, quasi mezzanotte, i volontari stanno iniziando a sbaraccare mentre i pochi ospiti rimasti bevono l’ultimo bicchiere.
Prima di andare salutiamo Alessandro Ballan e ci fermiamo a fare quattro chiacchiere con lui sulla serata, sui prossimi progetti, su come potremmo fare per rendere il Criterium 2024 ancora migliore.
Sono fatti così gli sportivi, appena passata la linea d’arrivo pensano già al traguardo successivo.
Per curiosità gli chiedo quante persone hanno stimato siano state presenti.
Mi dice almeno quindicimila.
Cioè tremila in più di tutti gli abitanti della città.
Dal 1956 Pieve di Soligo è la capitale dello spiedo, tanto che nel 2017 è anche entrata nel Guinness World Record per il più grande arrosto di quaglie del mondo.
Ma il 29 maggio 2023, sì è superata. È stata anche la capitale mondiale del ciclismo.