ATCommunication

2 MINUTE READ

BikeandTaste, la prima experience con Paolo Bettini, nel cuore caldo della Toscana.

Un’occhiata dietro le quinte di quattro giorni tra ciclismo, food e territorio. 

 

Words by Miriam | Photography by Miriam | Styling by Beatrice

14 Giugno 2022

La prima vera experience di BikeandTaste è stata una fusione di straordinari itinerari in bicicletta con l’esuberanza irresistibile del pluricampione del mondo Paolo Bettini, golose lezioni di cucina, panorami mozzafiato, birre geotermiche e poi brindisi al tramonto, sorrisi e persino nuove amicizie.
Qui la nostra trasferta toscana tra foto – molte foto – schiacce calde, bagni notturni e tè ghiacciato. 

Mercoledì – arrivo alla base

Quando io, Patrizia e Krisztina scendiamo dalla macchina abbiamo l’impressione di essere state proiettate su un pianeta molto vicino al sole. Giugno sta straripando da ogni dove: le colline bruciate dal sole, gli ulivi luccicanti, i papaveri color sangue ai bordi delle strade e le ginestre a macchie ovunque. Abbiamo fame e ci sembra naturale andare al Ganesh – il centro della vita sociale pomarancina – a prendere la schiaccia del Cesare. Un’ustionante garanzia che divoriamo a grandi bocconi mentre fuori il termometro sale oltre i trenta gradi e sentiamo il solito sapore del benvenuto di qui, semplice e sincero. 

Più tardi, mentre l’aria del pomeriggio rende fresche le stanze ombreggiate del Monastero, prepariamo il nostro, di benvenuto. Le musette di BikeandTaste – wow, le prime in assoluto – si riempiono di piccoli gadget per i nostri ospiti che giungono da tutta Italia per pedalare su queste strade con Paolo Bettini. Eccolo, infatti, che arriva abbronzatissimo come sempre e pronto a fare il punto sul programma di questi giorni. La cena è vegliata dal piccolo borgo illuminato dove ogni tanto i gatti che si rincorrono rompono il silenzio. La sera, scende quell’aria fresca che ti fa dimenticare le temperature canicolari del giorno. 

Giovedì – viva la pappa col pomodoro

Mentre Paolo e Luca escono in bici con gli ospiti, noi con le macchine fotografiche in spalla ci prepariamo a documentare la cooking lesson riservata agli accompagnatori. Una full immersion nella cucina toscana con lo chef Federico Frosali che ci racconta come le ricette più semplici possano richiedere maggiore attenzione di quelle complesse. Sono solo le dieci del mattino ma il profumo che sale dalla pentola dove sta cuocendo la pappa al pomodoro fa venire una fame da lupi. Quando la assaggiamo, sono ormai passate tre ore, durante le quali si è impastato e chiuso tortelli come se non ci fosse un domani. La pappa, divina – perché non è ancora stata dichiarata patrimonio nazionale? – e idem il ripieno ricotta e spinaci che si scioglie in bocca. Mi chiedo anche come possano essere così buone le carotine julienne che accompagnano il filetto ma è un passaggio della ricetta che Chef Frosali scriverà personalmente ad ognuno di noi. Per fortuna c’è chi non sottovaluta i deficit di attenzione. 

Se il pomeriggio è stato creato per la siesta, ATC non può permettersi di dormire nel momento più intenso della sua missione. Allestiamo un ufficio con vista sul campanile, tè freddo e gelato al pistacchio. Le schedine sono più bollenti di una hit estiva mentre tutto il resto ci tiene incollate ai pc fino all’ora di cena. Per fortuna Alessandro sa cosa ci serve per ricaricare le batterie. Gin Tonic anyone?

Venerdì – Camera car 

Tra una cassetta di banane ed arance e una pompa per gonfiare le gomme, ritrovo il mio habitat naturale per cominciare una giornata dedicata a far foto dalla privilegiata posizione del baule aperto della macchina di assistenza. La campagna scorre in un modo straordinario, una volta che cambi prospettiva: le strade deserte che collegano i piccoli borghi sono chiazzate dalle ombre e, tra cipressi e casolari semi abbandonati, si apre l’intima bellezza di questa terra. Ho già detto che sono innamorata dei colori della Toscana in estate?

Ci troviamo tutti a Vapori di Birra, assetati come viandanti nel deserto, comprese Patrizia e Krisztina che, con gli accompagnatori hanno attraversato il parco delle Biancane durante la mattinata. Un luogo da favola dove si possono scoprire tutti i fenomeni geotermici che caratterizzano quest’area- geyser e soffioni boraciferi che normalmente si trovano in Islanda o zone così. Tra i brindisi e il resto, faccio appena in tempo a prendere un panino al volo – il pranzo – e risaltare in macchina. 

Paolo e Luca scendono a tuono dalle discese, minacciando quasi di finire direttamente nel baule. Ma sono abituata, anzi il divertimento è tutto lì, avere di nuovo la conferma che la bicicletta è un modo classico per essere liberi…e felici. 

 

Sabato – Volterra e anguria con il formaggio

Il caldo torrido non è il miglior alleato per le gite culturali ma, a dire il vero, a Volterra ci sono dei tratti in cui spira un’aria fresca che arriva da chissà dove. La magia del borgo rimane immutata, in qualsiasi stagione, e mentre guardiamo il teatro romano dall’alto, ci avvolge l’incanto dei gioielli etruschi, nel solito tipico negozietto affacciato sulla via. L’ultima sosta è una gelateria, a detta della guida è la più buona della città e possiamo confermarlo. Una volta tornati a Pomarance, ci spostiamo alla Dispensa, dispersa letteralmente per le colline, per un aperitivo a base di bollicine e stuzzichini. Tra questi, spiedini di anguria e gorgonzola: mai assaggiati in vita mia ma assolutamente sorprendenti.

Nota: non è mai troppo tardi per provare abbinamenti inaspettati. E neanche per un bagno in piscina, a dire il vero. È mezzanotte quando ci tuffiamo sotto le stelle, un quarto d’ora di sacro relax prima dell’ultima giornata di fuoco. 

 

Domenica – Tutto molto green

Un croissant al Ganesh e un cappuccino sono gli ingredienti fondamentali per affrontare la mattinata in griglia alla Green Fondo, un evento che torna dopo due anni di assenza – colpa della pandemia, ovviamente – e che oggi ritorna ai suoi fasti. Pomarance è in fermento, la gente chiede foto a Paolo e anche a Jury Chechi e Giovanni Visconti, le star della giornata. Io e Patrizia giriamo come trottole per le dichiarazioni e, a pochi secondi dalla partenza, schizziamo verso il ristoro del Lampredotto dove allestiamo un ennesimo ufficio ambulante su una panchina, mentre aspettiamo i primi ciclisti. Il mood è un mix di ciò di cui parla sempre Paolo Bettini: divertimento, amici, buon cibo, paesaggio e anche sostenibilità…il tutto unito sotto la bandiera dello sport. 

Mi ci vorranno circa sei ore per tornare a casa, il quindici per cento di batteria del pc per finire il comunicato e scaricare le foto e circa venti ore di sonno per recuperare la settimana ma alla fine tutti noi nel team la pensiamo allo stesso modo: quando hai un obiettivo, vale sempre la pena inseguirlo. 

 

Prova un’esperienza di team building totalmente nuova!

Se è vero che il nostro piccolo e dinamico gruppo sa trasmettere la vera forza del fare squadra – filosofia che accomuna tutti noi –  queste esperienze non possono che trasformarsi in occasioni speciali dal quale uscire ancora una volta più uniti e pieni di rinnovata energia da impiegare nell’organizzazione di molte altre indimenticabili esperienze. 

Se stai cercando un’idea per il tuo incentive aziendale, contattaci, creeremo la soluzione perfetta per rendere il tuo team più affiatato che mai.